Dopo tutte le nostre fatiche e l’attesa paziente di tre settimane per avviare l’acquario, finalmente possiamo inserire i pesci. Le piante nel frattempo hanno sviluppato un buon sistema radicale e hanno iniziato a crescere. Il giorno prima di inserire i pesci nell’acquario è bene cambiare 1/3 dell’acqua (vedi manutenzione).
Comunque, i protagonisti principali di tutti i nostri sforzi sono i pesci. La scelta è a dir poco enorme: ci sono pesci grandi, piccoli, lunghi, piatti, grossi e anche alcuni che a prima vista neanche sembrano pesci. Anche se sono tutti belli c’è una regola da rispettare: è meglio prendere solo una specie secondo il proprio ambiente. I pesci si possono suddividere in tre categorie: pesci da fondo, da centro e da superficie. Spesso difendono il proprio territorio. In acquari grandi questo non è un problema visto che ognuno si ritaglia il proprio habitat, ma quando lo spazio è limitato le diverse specie si contendono il territorio, vale a dire: stress, stress e stress. Lo stress, abbiamo visto precedentemente, è la maggiore causa di malattie e di vita breve. Soltanto i “pesci pulitori” (corydoras, ancistrus, ecc.), che stanno prevalentemente sul fondo, interagiscono poco con gli altri pesci, anche se tra loro si possono verificare degli screzi per il territorio.
Numero di pesci
Per sapere quanti pesci potete mettere nella vostra vasca, dovete calcolare quanti litri effettivi essa contiene. Ora potete contare i litri man mano che aggiungete l’acqua oppure fate un semplice calcolo. Misurate la lunghezza, la profondità e l’altezza dell’acquario (dal livello superiore del fondo) e moltiplicate questi valori (l*p*a). Il risultato del calcolo sono i litri della vostra vasca. Esempio: 60 cm * 30 cm * 30 cm = 54.000. Senza ghiaia e riempito fino all’orlo (che non si dovrebbe mai fare) questa vasca conterrebbe 54 litri di acqua. Ora è chiaro che se si toglie il fondo e i centimetri non riempiti di acqua, il liquido effettivo contenuto è di meno.
Ogni pesce per caratteristiche fisiche e comportamentali ha le sue esigenze di spazio e di valori dell’acqua. Informatevi dunque sempre sulle necessità della varietà che volete indrodurre. Bisogna sempre sapere quanto diventa grande l’esemplare adulto del pesce che volete acquistare.
Quali pesci?
Non tutti i pesci sono compatibili tra loro. È vero che non c’è limite nella scelta, ma solo all’interno delle scelte possibli, quindi è bene documentarsi sulle esigenze di ogni singola specie.
Assicuratevi che durante l’acquisto nella vasca non ci siano delle malattie. I pesci devono essere vivaci e nuotare senza dondolare. Non ci devono essere nelle vasche del negozio pesci morti, pesci notevomente dimagriti e deformati, che nuotano dondolando. Le pinne devono avere i contorni nitidi e con colori uniformi e non sbiaditi, non devono essere sfibrate, i pesci non devono presentare puntini o batuffoli bianchi sul corpo. Controllate che la pupilla dell’occhio sia limpida con un cerchio argenteo e non scuro e opaco.
Non caricate mai l’acquario al primo acquisto con molti pesci. La vasca prima di essere attiva al 100 per cento, deve essere vissuta anche dai pesci per attivare completamente il ciclo dell’ azoto.
Ambientazione nell’acquario
I pesci arrivano già da un viaggio di stress chi sa da quale parte del mondo. Nelle ultime settimane si sono dovuti adattare a diverse situazioni ambientali prima di finire nel vostro acquario e anche il trasporto a casa vostra li ha stressati ulteriormente. Molti acquariofili si stupiscono come mai molti nuovi acquisti muoiono subito dopo alcune ore dall’inserimento in vasca. Il più delle volte è dovuto ad un inserimento troppo rapido, per cui non si è dato ai nuovi inquilini il tempo necessario per abituarsi alle nuove condizioni: nuovi valori di acqua, riposo dallo stress, temperature troppo differenti. Lo stress nel trasporto è molto grande: prima devono essere pescati, poi traballano nella busta, la temperatura dell’acqua diminuisce sulla via verso casa, i cambiamenti di luce. Non è facile per i nostri piccoli amici arrivare indenni nelle nostre vasche, anche se le abbiamo preparate con tanto amore e molta pazienza.
Non inserite mai subito gli animali nell’aquario. Dovete far ambientare lentamente i pesci nel loro nuovo habitat. Spegnete le luci dell’acquario, perché il buio li calma e lasciate il sacchetto per 15 minuti nella vasca in modo che la temperatura dell’acqua nella busta si uniformi alla temperatura dell’acquario. Accertatevi che il sacchetto galleggi e che non ci siano fuoriuscite di acqua.
Dopo circa 15 minuti, prendete lentamente il sacchetto e apritelo. Arrotolate i bordi della busta in maniera tale da creare un salvagente che permetta al sacchetto di galleggiare con l’orlo aperto, oppure assicurate il sacchetto al bordo della vasca con una molletta. Aggiungete ogni 5 minuti un bicchiere di acqua presa dall’acquario nella busta. Così facendo i pesci si abituano ai valori (ph, kh, ecc.) del vostro acquario. Ripetete questa operazione per almeno 6 volte (ca. 30 minuti). Durante questa operazione l’acqua nella busta si deve triplicare, rispetto alla dose iniziale. Spieghiamo meglio: se il vostro negoziante ha messo i pesci in 1 litro di acqua, nella mezzora di ambientazione devete aver inserito almento altri due litri di acqua dal vostro acquario.
Quindi, infine, prendete il retino e pescate i pesci dalla busta inserendoli nell’acquario, senza versare il contenuto del sacchetto nella vostra vasca. Questo è importantissimo: non svuotate mai l’acqua del negozio nel vostro acquario.
Quando avete un acquario ben avviato e inserite nuovi pesci, è consigliabile metterli in un acquario più piccolo,ma sufficientemente grande da ospitare i vostri nuovi pesci, per un periodo di quarantena di tre settimane. Basta allestirlo in maniera semplice, una pianta, un nascondiglio, naturalmente la vasca deve avere le stesse caratteristiche della vasca principale. Spesso le malattie si manifestano dopo 14 giorni, ciò spiega il lungo periodo di quarantena. Credetemi: è più facile curare un singolo pesce in una vasca piccola, che dover curare un acquario grande con un ecosistema stabile e tanti abitanti a rischio infettivo. Ovviamente, anche i pesci dell’acquario piccolo devono essere ambientati nel modo corretto.
Ora potete mettere la plafoniera sull’acquario, accendere la luce e iniziare a godervi i veri propietari del mondo sommerso. Il tutto può apparire molto complicato, in realtà ci vuole solo un po’ di buonsenso.
Quale vasca? – Accessori – Biotopo – Allestimento – Inquilini – Manutenzione
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a cura di Rudi Piccolo – Foto: Internet – (c) 2008 by Tropicalia, è severamente vietata la riproduzione anche parziale di testo e immagini senza il consenso dell’autore o dello Staff di www.tropicaliaonline.it.