Nome scientifico: Cryptocoryne albida | |
Famiglia: | Araceae |
Provenienza: | Myanmar – Thailandia meridionale |
Valori acqua: | Temperatura 22/28 – PH 6,5/7 – GH 7/8 |
Coltivazione: | Sommersa – Emersa |
Substrato: | Sabbia grossolana arricchita di sostanze nutritive |
Moltiplicazione: | Stoloni |
Difficoltà di coltivazione: | Difficile – Crescita media |
Pianta palustre con foglie (sommerse) dal picciolo corto apice appuntito; base ristretta; dal margine intero o dentato. Il colore varia dal verde chiaro al marrone rossastro o con venature marrone scuro.
L’etimologia “albida” si riferisce al colore della spata che ha l’interno bianco o crema con numerose macchioline rosso-marroni e bordo grigio.
Questa pianta viene raramente offerta in commercio e anche coltivata in condizioni ottimali si propaga molto stentatamente. Coltivata in sommerso resta di solito più gracile che non in natura.
Jacobsen ha dimostrato che la variabilità nell’aspetto e nella conformazione della spata è così ampia che la specie non può essere distinta dalla Cryptocoryne costata. Essa è strettamente imparentata con Cryptocoryne crispatula e la Cryptocoryne retrospiralis (numero cromosomico delle tre varietà: 36) dalle quali si distingue per la forma e la colorazione della spata.
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a cura di gio1265 – Foto: ex-portale poecilidi.com – © 2011 by Tropicalia, è severamente vietata la riproduzione anche parziale di testo e immagini senza il consenso dell’autore o dello Staff di www.tropicaliaonline.it.