Nome scientifico: Cryptocoryne x willisii | |
Famiglia: | Araceae |
Provenienza: | Sri Lanka centrale |
Valori acqua: | Temperatura 23°/28° – PH 6/8 – GH 7 |
Coltivazione: | Sommersa – Emersa |
Substrato: | Sabbia lavata |
Moltiplicazione: | Stoloni |
Difficoltà di coltivazione: | Facile – Crescita media |
Si tratta di un ibrido riconducibile ad incroci tra Cryptocoryne parva e Cryptocoryne walkeri o Cryptocoryne beckettii. Le piante ottenute da questi tre incroci costituiscono un gruppo molto variabile di ibridi al quale gruppo, secondo Jacobsen, apparterrebbe anche la Cryptocoryne lucens descritta da De Witt, anche se nei suoi lavori pur non smentendo tale tesi non la chiama Cryptocoryne x lucens che contraddistinguerebbe la pianta come ibrido.
Pianta palustre dalla lamina che va da stretto-ovale a lanceolata; liscia; apice appuntito o cuoriforme; margine intero e nervatura poco evidenziata, di colore verde medio. Ha buona capacità di acclimatazione, se piantata in posizione ben illuminata le foglie si distendono orizzontalmente, mentre all’ombra, il fogliame è più eretto.
Anche la coltivazione emersa non da problemi, anche se ho potuto riscontrare una crescita molto più lenta rispetto alla coltivazione in acquario.
Cryptocoryne x Willisii è stata coltivata per molti anni come Cryptocoryne nevillii. La vera Cryptocoryne nevillii è stata importata per la prima volta a metà degli anni 70 da Nicolson e non è adatta alla vita in acquario.
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a cura di gio1265 – Foto: ex-portale poecilidi.com – © 2011 by Tropicalia, è severamente vietata la riproduzione anche parziale di testo e immagini senza il consenso dell’autore o dello Staff di www.tropicaliaonline.it.