Nome scientifico: Riccia fluitans | |
Famiglia: | Ricciaceae |
Provenienza: | Cosmopolita |
Valori acqua: | Temperatura 17/27 – PH 6,5/7,5 – GH 10 |
Coltivazione: | Galleggiante – Sommersa – Emersa |
Substrato: | Da ancorare a legni e/o rocce |
Moltiplicazione: | Per divisione del tallo |
Difficoltà di coltivazione: | Facile – Crescita medio-veloce |
Pianta galleggiante che forma sull’acqua degli ammassi che possono variare dal verde pallido al verde scuro con riflessi bluastri e che si ingrandiscono abbastanza rapidamente.
Se si decide di utilizzarla come pianta galleggiante, per farla rimanere compatta, ecco un piccolo trucco: inserire un po’ di riccia tra due retine e ancorarle con un fili ad un supporto della vasca.
Come possiamo notare (foto sotto) in un mese circa, diventa un ammasso compatto.
Coltivata in sommerso deve essere legata con del filo di nylon alle rocce o utilizzata come prato usando l’accortezza di ancorarla al terreno con la solita retina: è necessario potarla spesso perché le ramificazioni tendono a svilupparsi sempre verso l’alto, togliendo luce alla parte sottostante che tende a marcire.
Se si dispone di forte illuminazione forma dei bellissimi prati, mentre lasciata galleggiare offre un buon rifugio per gli avannotti.
La forma galleggiante è quasi priva di rizoidi. Se la specie viene coltivata su un substrato umido, si sviluppano talli più corti ma più larghi. Solo le piante terrestri producono spore.
La specie è molto adattabile a differenti valori chimici dell’acqua. È un’ottima assorbitrice di nitrati.
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Realizziamo un “pallone di ricca”
di Lorenzo165
Materiale occorrente:
– Riccia fluitans
– Lenza da pesca Ø 0,18
– Contrappeso Palla di ping pong o di polistirolo Ø 3 cm
– Rete (quella che contiene l’aglio ecologico)
– Forbici
La prima fase consiste nella preparazione della riccia, ho preferito usare quella di una ben nota azienda esportatrice di piante tropicali, che molti di voi già vedendo la confezione ne riconoscerà il marchio. Si è provveduto alla pulizia di questa sotto l’acqua di rubinetto come da loro consigliato per togliere il più possibile quello che rimane del liquido di sostentamento dove si trova immersa.
Prendendo la rete si provvederà prima a tagliare la parte finale chiusa con graffetta di metallo e dopo aver legato l’estremità con della lenza, allargandola verrà inserita dentro un bicchiere.
All’interno di questa verrà in seguito introdotta la riccia e poi la pallina preventivamente scelta da noi, verrà legata all’estremità con della lenza mentre all’altro capo verrà inserito il contrappeso, da me utilizzato un coccio di vaso che poi interrato non si vedrà.
Eccovi alcune delle foto sulle fasi della crescita.
1° giorno
2° settimana
3° settimana
4° settimana
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A cura di gio1265 e Lorenzo 165 – Foto: ex-portale poecilidi.com – © 2013 by Tropicalia, è severamente vietata la riproduzione anche parziale di testo e immagini senza il consenso dell’autore o dello Staff di www.tropicaliaonline.it.