Prima di poter inserire i pesci nella loro nuova casa, bisogna preparare un ambiente naturale che rispetti le loro esigenze. Quasi tutti i pesci vengono da fiumi e laghi tropicali, per cui l’habitat che dovremmo ricreare dovrà avere carattestiche il più possibile simili a quelle dei luoghi di origine.
Ubicazione
Riprendiamo in sintesi quello che abbiamo già detto: a) lontano dalla luce del sole; b) riparato da correnti d’aria; c) posizionato su un supporto stabile che regga il peso della vasca piena; d) lontano da fonti di rumore. Cercate una posizione calma nella casa, che dia riparo ai pesci e che magari si può illuminare e dare vita ad uno spazio oscuro. Pesci continuamente esposti a fonti di stress si ammalano facilmente e muoiono prima.
Preparazione del fondo
Ogni acquario ha bisogno di un primo strato sottile di terriccio fertile.
Prima di spargerlo uniformemente sul vetro, vi consigliamo di mettere un po’ della ghiaia che avete scelto lungo i bordi del fondo, in modo che una volta finito non si vedano i diversi strati (vedi foto di Straussina qui giù). Ricordatevi che la ghiaia comprata va sempre risciacquata. Successivamente spalmate uno strato di fertilizzante su tutto il vetro. Le quantità variano da prodotto a prodotto. Leggete, dunque, attentamente le istruzioni.
La ghiaia
Per la scelta della ghiaia non ci sono limiti. Prendete quella che vi piace di più, la cosa importante è che non sia tagliente.
Noi sconsigliamo l’utilizzo di sabbia molto fine e chiara ai neofiti, poichè è un tipo di materiale che necessita di sifonature ravvicinate e quindi una più regolare manutenzione.
In questo esempio si è voluto utilizzare polimero piatto di colore grigio. Ricoprite lo strato fertilizzante con la ghiaia da voi scelta, senza alterare molto il fondo. Ricordate ancora che qualsiasi ghiaia compriate deve assolutamente essere risciacquata sotto il rubinetto fino a quando l’acqua rimane abbastanza limpida, perché contiene particelle che potrebbero intorbidire l’acqua.
Radici e pietre ornamentali
Posizionate sulla ghiaia ora gli elementi decorativi che avete scelto. La pietra lavica, i legni, le radici, vasi di creta, noci di cocco e le pietre devono prima essere bollite, sia per eliminare eventuali elementi patogeni sia per permettere ai legni e alle radici di spurgare un po’ di tannini. I legni non trattati in questo modo rilasciano molto colorante marrone (acidi umici e tannini) nell’acqua. Se, una volta inseriti i legni in vasca, continuano a rilasciare tannini, è possibile chiarificare l’acqua con l’utilizzo di carbone attivo. Ad ogni modo queste sostanze che colorano l’acqua non saranno assolutamente nocive per i nostri pesci e invertebrati.
A volte legni e radici sono molto leggeri e hanno bisogno di impregnarsi per non venire a galla. Alcuni pesci, come l’Ancistrus, hanno bisogno di legni e radici per il loro apparato digestivo. Raschiandone la superficie, assumono gli elementi necessari per una regolare digestione.
Piante e nascondigli
Scegliete le piante che più vi piacciono in base al Biotopo che volete ripordurre. In questo esempio si è preferito scegliere: vallisneria gigantea – echinodorus ozelot – eusteralis stellata – criptocorine crispatula var. balensae – microsorium pteropus – pogostemon helferi – proserpinaca palustris – vesicularia dubiana – aponogeton madagascariensis – heteranthera zosterifolia – higrophila polisperma – bolbitis heudelotii.
Accorciate, ma non troppo, le radici delle piante ed eliminate, se presente, il materiale in cui vengono coltivate sciacquando delicatamente le radici sotto il rubinetto o togliendo l’annello di piombo (altamente velenoso) che le lega. Ci sono tre tipi di piante: a) alte a crescita veloce per il fondo dell’acquario; a) medie e crescita veloce e media per il centro; c) basse a crescita lenta, media o veloce per la parte anteriore. I tre gradi di altezza sono importanti in modo che non abbiate piante enormi davanti che vi coprano la visuale. Rispettando la prospettiva, l’acquario sembrerà più grande. Scavate una piccola fossa nella ghiaia e adagiatevi le radici ricoprendole completamente. Procedete in base alle caratteristiche di crescita delle piante dal fondo al fronte.
Considerando che le piante non solo elementi decorativi e che sono fondamentali per un equilibiro biologico, guardando dall’alto nell’acquario si dovrebbe vedere solo il 50 per cento della ghiaia, meglio ancora se esso è completamente coperto dal 70 per cento in su. Tenete presente alcune piante formano degli stoloni e si espandono rapidamente. Non abbiate paura se inizialmente il vostro acquario vi sembrerà un po’ spoglio.
Molte persone non voglio inserire delle piante perché temono di non vedere i pesci. In realtà accade proprio il contrario. In un acquario ben piantumato i pesci si sentono al sicuro perché hanno molte possibilità per nascondersi. La loro sicurezza li spinge ad uscire allo scoperto più spesso, rispetto all’acquario con poche piante. I nascondigli serviranno anche nel caso gli inqulini si moltiplicassero. Più possibilità ci sono per gli avannotti di nascondersi e meno ne vengono divorati dagli esemplari adulti. Ricordartevi anche che in ogni vasca ci sono pesci forti e dominanti e pesci deboli. I secondi hanno bisogno di staccare un po’ la spina dalle continue persecuzioni. Un pesce meno stressato vive più a lungo.
Le piante crescono meglio se si ha un impianto Co2.
IMPORTANTISSIMO: non inserite nell’acquario conchiglie, perché si sciolgono rilasciando il calcare che nell’acqua altera i valori del ph. Evitate anche di creare dei percorsi con ghiaia colorata diversa: non servono a niente. Ci sono pesci pulitori che hanno l’abitudine di sollevare la ghiaia disperdendola, e già con la prima manutenzione in cui bisognerà pulire il fondo i vostri percorsi si perderanno.
Acqua
Per inserire l’acqua nell’acquario ci sono fondamentalmente due possibilità: si inserisce l’acqua un una brocca versandola su un piattino adagiato sul fondo, oppure si usa un tubo o una campana a sifone (si trova in commercio). Con la brocca ci si impiega un po’ di tempo a riempire tutta la vasca, dunque è un metodo sconsigliato. Prendete un secchio di acqua o una tanica e una scaletta. Mettete il secchio sulla scaletta, alzando il suo livello rispetto all’acquario. Immergete una estremità del tubo nel secchio e dall’altra estremità succhiate un po’ come se voleste bere da una cannuccia. A causa della disparità di livello, l’acqua risucchiata passa attraverso il tubo riversandosi nell’acquario. Non fate cadere l’acqua sulla ghiaia che rischia di spostarsi sollevando il fertilizzante.
Mettete un piattino da tazza di caffè nell’acquario, oppure usate la superficie di una grande pietra o di un grande legno, e fate scorre il flusso d’acqua facendolo urtare contro di essi. Riempito tutto l’acquario, accendete filtro e termostato.
L’acqua del rubinetto non è subito adatta per i pesci, perché contiene metalli pesanti e cloro e va dunque trattata con un buon biocondizionatore. Inoltre, alcuni pesci hanno bisogno di acque tenere con ph medio, mentre dal rubinetto esce acqua dura con ph alto.
Guppy, Endler e Platy tollerano acque dure, per questo l’acqua dal rubinetto va bene (sempre trattata con biocondizionatore). Se si volessero inserire per esempio Scalari, l’acqua dovrebbe essere più morbida. Si consiglia in questi casi di mescolare 50 per cento di acqua dal rubinetto con 50 per cento di acqua d’osmosi (molto tenera con ph bassissimo) acquistata in negozio, in modo da ottenere una miscela abbastanza media. Non va ossolutamente bene l’acqua distillata per il ferro da stiro.
Per neutralizzare i metalli e tutti gli elementi nocivi occorre un buon biocondizionatore.Sarebbe bene anche avviare la colonia batterica con un buon attivatore batterico.
Ultimi ritocchi e rodaggio
Sistemate la plafoniera con la luce. All’inizio sembrerà tutto un po’ triste e l’acqua non sarà pulita al 100 per cento. Dovete avere qualche giorno di pazienza. Regolate il timer, se lo avete acquistato, in modo che la luce rimanga accesa per 8-10 ore al giorno. Lasciate tutto così per almeno tre settimane, affinché si stabilizzino i valori dell’acqua e nel filtro si possano formare le colonie batteriche. Non inserite mai i pesci subito dopo un nuovo allestimento. L’ecosistema della vasca non è ancora in equilibrio e l’ammoniaca prodotta dai pesci non viene smaltita.
Quale vasca? – Accessori – Biotopo – Allestimento – Inquilini – Manutenzione
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a cura di Rudi Piccolo – Foto: Internet – (c) 2008 by Tropicalia, è severamente vietata la riproduzione anche parziale di testo e immagini senza il consenso dell’autore o dello Staff di www.tropicaliaonline.it.